Quando si gira su due ruote, si tratti di una bicicletta, di uno scooter o di una moto, proteggere la testa è fondamentale. Esistono caschi diversi per ogni utilizzo e con livelli di sicurezza più o meno alti. Ovviamente il casco che si utilizza sulla bici non è lo stesso che si usa in moto.. ma per quanto riguarda scooter e motociclette, la sicurezza non è mai troppa.
Il mercato è invaso da caschi di dubbia provenienza che promettono sicurezza a un prezzo stracciato. Prevenire ed evitare le frodi, in questo caso, è di grande importanza: la sicurezza non ha prezzo e qualsiasi centauro con un po’ di senno preferirà spendere di più. Ecco come scegliere.
Per iniziare bisogna partire dalla scelta del casco. Il casco più sicuro è senza dubbio quello integrale, che protegge completamente testa e viso in caso di caduta. Esistono poi caschi modulari, ovvero integrali, ma con un meccanismo mobile che permette di aprirli sollevando la parte anteriore. Sono utili se si circola in mezzo al traffico, laddove un casco integrale potrebbe risultare insopportabile a causa del casco. Queste due tipologie di caschi sono consigliate prevalentemente ai motociclisti, ma possono essere utilizzati – ovviamente – anche sugli scooter.
Esistono poi i caschi “leggeri”, ovvero i caschi jet, che coprono la testa lasciando libero il viso e il collo e possono o meno essere forniti di visiera. I caschi a scodella, diffusi fino a qualche anno fa, non possono essere più indossati in sella a una moto. Lo stabilisce l’articolo 171 del codice della strada. Ne era permesso l’utilizzo sugli scooter, ma già nel 2000 il ministero dei trasporti ne aveva vietato l’omologazione e la vendita, per ragioni di sicurezza.
Controllate sempre che il casco sia omologato. Solo in questo caso avrete la certezza che è stato costruito a norma di legge. Deve esserci all’interno un’etichetta. All’interno di un cerchio deve essere stampata la lettera E, che indica che quel casco è stato costruito in Europa, seguita da un numero che indica il paese in cui il casco è stato omologato (ad esempio E1 è la Germania, E2 la Francia, E3 l’Italia e così via). Sotto la lettera deve esserci un codice: i primi due numeri devono indicare l’emendamento della Comunità Europea (devono essere 05).
Una volta scelto il tipo di casco adatto alle vostre esigenze, dovrete stabilire la misura. Prima di recarvi al negozio, misurate la circonferenza della vostra testa con un metro. Quello è il parametro di riferimento. Al negozio provate vari caschi, finché non troverete quello che fa al caso vostro. Non deve né comprimere la testa, né scivolare.
Prediligete la resistenza sul fattore estetico. Un casco può essere bellissimo ma meno sicuro di un altro, magari più “banale”. Scegliete preferibilmente colori brillanti, che sono più visibili al buio. Pensate all’uso che farete del casco: se amate uscire di notte, evitate le visiere “day time use only”, che compromettono la visibilità con il buio.
Ricordate che la manutenzione del casco è importante. Va cambiato ogni 4-5 anni. Se subisce degli urti, sostituitelo, anche se non ha subito danni esterni. Potrebbe essersi danneggiato all’interno, nella membrana che serve ad attutire gli urti. Pulite sempre la visiera con detergenti neutri. Non utilizzate detergenti corrosivi che possano lesionare la corazza esterna, né adesivi o vernici.
Quando indossate il casco, sistematelo bene, in modo che non possa muoversi da solo. Infilatelo bene in testa e chiudete bene il cinturino. Deve passare un dito tra il cinturino e il vostro collo.