Il silicone sigilla diversi tipi di materiali: vetro, legno, cartongesso, metallo. In commercio, si vende, solitamente, in cartucce ma, per piccoli lavori, è disponibile anche in tubetto. Il fai da te non è difficile, ma serve qualche piccola accortezza per sigillare a regola d’arte. Per prima cosa, bisogna dotarsi di una pistola, che si acquista a parte e serve per sparare il silicone nella fessura.
Armare la pistola, inserendo la cartuccia. Quindi, bisogna tagliare la cartuccia, con un coltello, appena sopra la filettatura su cui si avvita poi il beccuccio. La superficie da sigillare deve essere pulita, asciutta, senza polvere, grasso o qualsiasi altro prodotto capace di respingere il silicone, come il sapone, per esempio. Se la superficie non è pulita bisogna intervenire con i detergenti giusti: segui le indicazioni del produttore per non fare interventi inopportuni.
Fai attenzione. Riempi completamente lo spazio nella fessura, sia in larghezza sia in profondità. Non commettere l’errore di utilizzare poco materiale, perché il silicone, una volta seccato, perde elasticità e tende a rompersi. Al contrario, se ne usi troppo diventa poi difficile eliminare il prodotto in eccesso.
Una volta colmata l’apertura, bisogna appiattire il silicone. Per farlo puoi usare un oggetto tondeggiante, come il retro di un cucchiaino, per esempio. Per quanto incredibile, anche una patata, sbucciata e inumidita può andar bene. Per un lavoro di precisione, può esserti utile una spatolina di plastica.