Un cassone a letto freddo deve il suo nome al fatto che non è scaldato artificialmente, riscaldandosi solamente grazie all’azione del sole. Può venire usato come una piccola serra o come una serra di acclimatamento, che è quella struttura attraverso cui vengono fatte passare le piante prodotte in serra prima di essere portate all’aperto.
Usato in maniera appropriata, un cassone a letto freddo raramente durante l’anno rimane inutilizzato: in inverno protegge le piantine di cavolfiore; in gennaio, ospita cipolle e lattuga appena seminate (e quindi alcuni mesi prima di quanto si possa fare all’aperto); quando queste, in aprile, saranno pronte per essere trapiantate all’aperto, nel cassone resterà spazio per i fagiolini verdi e i fagioli rampicanti. Verso la fine di maggio a questi ultimi possono seguire cetrioli e meloni, che cresceranno nel cassone stesso durante l’estate; in settembre si può ricominciare il ciclo, seminandovi nuovamente i cavolfiori.
Esistono diversi tipi di cassoni a letto freddo, disponibili in legno, alluminio, plastica o acciaio zincato, con coperture di vetro o di fogli di plastica. È comunque facile costruirsene uno relativamente semplice, facendo tutto da soli.
Costruzione di un cassone a letto freddo
Per essere sufficientemente grande, deve misurare almeno 100 x 120 cm; per avere una struttura che sia resistente nel tempo si possono utilizzare mattoni, vecchie traversine ferroviarie o altro legname di uguale spessore; una vecchia finestra può servire benissimo come coperchio. In alternativa, lo scheletro di legno del cassone può essere costruito utilizzando CANTINELLE opportunamente trattate. Attenzione però a non usare prodotti a base di creosoto, un composto letale per le piante. La copertura si può realizzare con spessi fogli di politene o di plastica rigida. Per ottenere un miglior isolamento termico durante la stagione invernale, si possono disporre lungo i fianchi interni dei fogli di polistirolo espanso. Nella costruzione della struttura si deve prevedere il lato posteriore rialzato di circa 15 cm rispetto a quello anteriore, sia perché in questo modo il coperchio risulta spiovente e la pioggia può scorrere via, sia perché così facendo si ottiene una migliore luminosità; per poter sfruttare al massimo la luce, è importante disporre il cassone in un luogo ben soleggiato e orientato verso sud.
Riempimento del cassone
Parecchie settimane prima di piantare le colture, mischiare del letame ben maturo o della composta al terreno, versandone un secchio pieno ogni metro quadrato; appena prima di piantare, aggiungere 75 g di fertilizzante completo, da distribuire sul terreno insieme a circa mezzo secchio di torba: ciò assicurerà una buona umidità del terriccio. Dopo avere piantato, a seconda delle situazioni, può essere utile ventilare la coltura, facendo scorrere di lato il coperchio o lasciandolo comunque aperto.
Se si realizzano due cassoni a letto freddo, si possono creare le condizioni ideali per piante che necessitano per il loro sviluppo di temperature differenti.
Durante il periodo delle gelate è bene coprire il cassone di notte con dei sacchi o con una vecchia coperta, da togliere durante il giorno.