Le palline per asciugatrice, in lana infeltrita, gomma termoresistente o plastica priva di ftalati, sostituiscono il classico foglio ammorbidente e rendono il ciclo di asciugatura più rapido ed efficace. Mentre il cestello ruota, le sfere creano micro-spazi fra i capi, rompono i grovigli, assorbono parte dell’umidità (quelle in lana) e diffondono il calore in modo più uniforme. Il risultato è un bucato meno stropicciato, carico di elettricità statica ridotto e tempi di asciugatura accorciati fino al 20 %.
Quante palline servono in un carico standard
Per un caricamento medio di 6-7 kg bastano tre sfere di buona dimensione (7-8 cm di diametro); oltre gli 8 kg–10 kg, o con tessuti molto pesanti come asciugamani e lenzuola in spugna, conviene passare a cinque o sei palline. Il numero influisce sul “rimescolamento” del bucato: troppe sfere in un cestello piccolo soffocano il flusso d’aria calda, troppo poche non riescono a separare i tessuti.
Preparare le palline prima del primo utilizzo
Le sfere di lana nuove vanno lasciate in un ciclo a freddo (senza bucato) per eliminare le fibre superficiali libere; quelle in gomma si lavano con acqua tiepida e poco detersivo delicato per rimuovere l’odore di fabbrica. Asciugate all’aria, sono pronte per entrare in servizio.
Come aggiungerle al cestello
- Sgravare il peso: strizzare bene i capi in lavatrice (centrifuga a 1200 giri), perché troppa acqua riduce l’effetto rimbalzante.
- Distribuire le palline: inserirle in ordine sparso tra i capi umidi, non tutte in cima.
- Selezionare il programma: un ciclo standard “Cotone” o “Mix” funziona con lana, gomma e plastica; per capi delicati usare “Sintetici” o “Low Heat”, che non supera i 60 °C, così le sfere in lana non si deformano.
Profumare naturalmente il bucato
Le sfere di lana possono veicolare oli essenziali: basta versare 2-3 gocce di lavanda, agrumi o eucalipto direttamente sulla pallina, attendere qualche minuto che l’olio penetri e avviare l’asciugatrice. Il calore diffonde l’aroma in modo più uniforme di un foglio profumato e senza residui chimici sui tessuti. Evitare oli scuri (patchouli, sandalo) su capi bianchi perché potrebbero macchiare.
Manutenzione delle palline
- Lana: ogni 40-50 cicli lavare a mano con sapone di Marsiglia, risciacquare e far asciugare al sole; se perdono forma rotolarle fra i palmi finché tornano compatte. Durata media: 2-3 anni.
- Gomma/plastica: passare sotto acqua calda con poche gocce di detersivo, sciacquare e asciugare; ispezionare eventuali crepe che potrebbero graffiare il cestello. Durata: oltre 5 anni.
Accorgimenti per risultati ottimali
- Non sovraccaricare l’asciugatrice: mezzo cestello offre lo spazio di rimbalzo necessario alle palline.
- Evitare ammorbidente liquido in lavatrice: lascia un film sul tessuto che ostacola l’assorbimento dell’umidità da parte delle sfere di lana e aumenta l’elettricità statica.
- Pulire il filtro lanugine: un filtro ostruito blocca il passaggio d’aria, vanificando il contributo delle palline.
- Verificare periodicamente il sensore di umidità: residui di calcare o detergente possono falsare la lettura e far prolungare inutilmente il ciclo.
Benefici ambientali ed economici
Con tre palline di lana il tempo di asciugatura cala mediamente del 15-20 %. Su un’asciugatrice da 800 W questo si traduce in 0,2-0,3 kWh risparmiati per ciclo, pari a circa 10 € l’anno su 150 cicli. Eliminando i fogli ammorbidenti usa-e-getta si riducono rifiuti e microplastiche, mentre l’assenza di profumi sintetici è un sollievo per chi soffre di dermatiti o allergie.
Quando non usarle
Nel caso di piumoni o giacche imbottite in piuma, le sfere dure possono rompere la struttura delle piume; meglio sostituirle con 2 tennis ball avvolte in calzini di cotone (più soffici) oppure evitare totalmente l’aggiunta di palline, preferendo cicli delicati con pause di sosta.
Conclusioni
Utilizzare correttamente le palline per asciugatrice richiede solo di dosarne il numero, evitare sovraccarichi e adottare una minima manutenzione. In cambio si ottengono capi più soffici, meno elettrici, pieghe ridotte e una bolletta un po’ più leggera, il tutto con un oggetto riutilizzabile che rispetta l’ambiente e la salute della pelle.