Solitamente il punto debole di un caminetto, cioè quello più soggetto a deteriorarsi, è costituito dal fondo del focolare, in mattoni refrattari. Bisogna controllare periodicamente che non ci siano crepe, che permetterebbero il passaggio di fumo e calore, con il conseguente danneggiamento della canna fumaria.
Restauro di un fondo danneggiato
Se il fondo del focolare è molto danneggiato è meglio farlo rifare completamente. Piccole crepe possono essere tappate con malta isolante, che si può acquistare dai rivenditori di materiali edili.
Togliere la fuliggine e i detriti con una spazzola metallica e pulire l’interno delle crepe con un utensile appuntito, tipo cazzuola. Inumidire le fessure con un vecchio pennello.
Mentre le crepe sono ancora umide, riempirle con la malta isolante usando una spatola da stucco. Tappare accuratamente le fessure, lavorando la malta con la cazzuola. Togliere la malta in eccesso e levigare la superficie della crepa usando un dito bagnato. Lasciare asciugare per diversi giorni prima di accendere il fuoco.
Mattoni danneggiati o smossi I mattoni smossi vanno fissati con lo speciale adesivo resistente al calore, reperibile presso i rivenditori di materiale edilizio .
Prima della sostituzione togliere il mattone rotto o danneggiato usando martello e scalpello, partendo dal centro e lavorando verso l’esterno. Proteggersi le mani e la faccia dalle schegge indossando occhiali e guantoni da lavoro. Eliminare la vecchia malta e pulire i punti di contatto con i mattoni adiacenti.
Con un vecchio pennello o con l’apposito applicatore, spalmare il fondo e il retro del mattone con l’adesivo, poi collocare il mattone nella sua sede, togliendo l’eccesso di adesivo con uno straccio umido. Dopo 24 ore sigillare le giunzioni.
Chiusura di un caminetto in disuso
Un caminetto in disuso si può bloccare temporaneamente o definitivamente per passare a altri sistemi di riscaldamento. In entrambi i casi, prima si dovrà pulire la cappa del camino, togliere dal tetto il comignolo e sigillarne l’apertura con una lastra d’ardesia o con l’apposito accessorio chiamato mitra.
Un camino si blocca definitivamente chiudendone la bocca con i mattoni e inserendo un mattone forato a scopo di aerazione al centro della fila di mattoni di base. La paretina di mattoni dovrà essere intonacata come il resto della parete, lasciando scoperto il mattone forato. Quando l’intonaco sarà asciutto, si applicherà sopra il mattone una griglia di ventilazione. Il mattone per aerazione e la griglia di ventilazione serviranno a prevenire la CONDENSA che si formerebbe nella canna fumaria e macchierebbe le pareti.
Un camino si blocca temporaneamente costruendo un telaio formato da quattro CANTINELLE di 5 x 2,5 cm, che andranno poi avvitate con tasselli all’apertura del caminetto. Il telaio dovrà rientrare leggermente rispetto ai bordi dell’apertura per permettere alla tavola di chiusura di combaciare con i bordi stessi. La tavola sarà ricavata da un pezzo di paniforte o di COMPENSATO, sul fondo del quale, al centro, si sarà praticata, con un foretto, un’apertura cui si adatterà una griglia di ventilazione. Applicare la tavola di chiusura al telaio con chiodi o viti e decorarla, se necessario.