tappi di sughero del vino di buona qualità intrappolano nel collo della bottiglia aria a sufficienza per consentire al vino di maturare alla perfezione. Se il tappo si secca e si restringe, lascerà passare troppa aria e il vino prenderà un gusto d’aceto o di muffa, per cui è consigliabile mantenere umidi i tappi, se si vuole conservare il vino per più di qualche giorno, adagiando le bottiglie sul lato.
Per stappare la bottiglia, innanzitutto aprire e asportare tutta la carta di protezione che ne avvolge il collo. Con un panno, pulire bene la bottiglia, se necessario, specie se si nota un deposito biancastro e polveroso attorno al collo.
Se si tratta di un cavatappi tradizionale, controllare che la spirale sia sottile e dalle curve ben distanziate tra di loro, che sia lunga come minimo 6 cm e che termini con una punta acuminata. È bene che il filo della spirale non sia tagliente per evitare di trinciare il sughero.
Assicurarsi che il manico sia lungo abbastanza per offrire una buona leva — con un semplice rivestimento per permettere una salda presa — e che la spirale metallica sia ben fissata al manico.
Avvitare il cavatappi nel sughero: quando la punta fuoriesce dal lato opposto, tirare stringendo la bottiglia tra le ginocchia. Se il tappo offre resistenza, porre la bottiglia sul pavimento e, tenendola ferma con una mano, tirare il cavatappi con l’altra.
I cavatappi a leva evitano tutti questi sforzi. Vedere nell’illustrazione i tre tipi di cavatappi più comuni.
Per stappare i vini frizzanti Aprire e scartare il rivestimento del collo della bottiglia. Inclinare la bottiglia volgendone il collo lontano da sé e aprire la reticella di metallo. Togliere la reticella e, tenendo fermo il tappo, ruotare la bottiglia finché non si sentirà salire il tappo. Estrarlo dal collo della bottiglia con delicatezza e versare il vino immediatamente.