Il salotto è tra i vari ambienti quello che più facilmente si presta all’inserimento di tutta una serie di accessori, di piccoli dettagli, di sfumature che contribuiscono a conferire un tocco veramente personale all’arredamento della casa.
Presentiamo in queste pagine alcuni accessori, e cioè gli accendini, i portacenere, le fioriere, i televisori, i tappeti e la moquette che, per dir la verità, starebbero altrettanto bene in altri locali della casa, ma che ci sembrano richiamare soprattutto l’idea di un confortevole”, elegante soggiorno.
Non essenziali, ma comodissimi, rientrano sovente negli accessori del soggiorno.
È Meglio orientarsi su modelli a forma geometrica (cilindrici o cubici), in plastica o metallo, che si adattano a ogni ambiente e arredamento.
Vi sono anche modelli in argento, spesso di stile classico, molto più costosi.
Al tradizionale (e in alcuni casi un po’ goffo) vaso da fiori in cristallo si sono oramai sostituite fioriere in vari materiali, dai colori vivaci.
Questi nuovi modelli sono tutti di forma geometrica, con un inserto speciale studiato per il sostegno dei fiori, e sono dotati frequentemente di un fondo studiato appositamente per permettere un facile deflusso dell’acqua.
Alcune fioriere da collocare a terra hanno rotelle incassate, che permettono facili spostamenti
L’altezza tipo oscilla dai 26 ai 40 cm, la larghezza varia a seconda dei modelli.
Il moderno non è sempre d’obbligo.
Vecchi paioli in rame, rimasti intatti nelle cucine o nei solai, vasi di coccio o di peltro possono sostituire gli ultimi prodotti dell’industria.
La moquette è composta da due elementi: la felpa o superficie di usura e il supporto o fondo.
La moquette è un pavimento tessile, cioè una pavimentazione alternativa a quella tradizionale; alla categoria dei pavimenti tessili appartengono anche il feltro e gli agugliati o agotrattati, molto meno usati della moquette e non degni dunque di una particolare nota.
Il supporto può essere in juta, cotone, fibre sintetiche o altro materiale simile.
Più importante è la felpa che deve essere resistente a causa delle continue pressioni esterne a cui è sottoposta e poco infiammabile; non deve temere l’umidità e deve mantenere un colore e un aspetto costante.
La sua superficie può essere rasata più o meno fitta (velluto), a riccio (bouclé), a pelo mosso e ritorto (frisé).
La scelta dei tipi dipende da motivi funzionali oltre che estetici.
Prima dell’acquisto di una moquette si consiglia di prendere in considerazione la composizione e la resistenza della medesima.
La lana, potendo essere tinta con facilità, si presta a una vasta gamma di colori, smorzati o caldi.
La moquette in lana si dimostra di una tenacità buona ma non eccellente, ma d’altro canto reagisce ottimamente alla fiamma, si carbonizza e si spegne spontaneamente; se la bruciatura, poi, è superficiale, se ne può togliere la traccia con una spazzola.
Le fibre sintetiche, specialmente le poliammidiche e le polipropileniche, ancor più che le acriliche e le poliestere, sono resistentissime e permettono colori più brillanti.
Nella maggior parte dei casi non si propaga il fuoco, anche se il calore le decompone più facilmente delle moquettes in lana.
La gamma dei colori è vasta, e ne esistono tipi con disegno tweed, tartan e disegni geometrici.
Ricordiamo che esiste un tipo di moquette a quadrettoni che si può applicare da soli ai pavimenti.
Non si creda comunque che la moquette sia essenziale per una casa elegante.
Anche se pratica per la pulizia essa ha bisogno di maggior riguardo che un normale pavimento, e risulta quindi un poco problematica in una casa con bambini piccoli o animali.
Sono essenziali in ogni casa, anche per chi non fuma (l’ospitalità infatti non vuole divieti).
La gamma dei portaceneri è vastissima; dall’argento al peltro, dalla ceramica al cristallo, dai marmi pregiati ai vetri.
Su questo oggetto i desiger si sono sbizzarriti nella ricerca di modelli nuovi, realizzati con materiali meno consueti, e cioè resina, melammina e alluminio.
I portaceneri in resina abbisognano di una vaschetta contenitrice in acciaio inossidabile smaltato, per evitare che si deformino.
Possiamo suddividere i portaceneri in due tipi: quelli da tavolo e quelli da terra; quelli da tavolo sono di varie dimensioni, di forme spesso geometriche, preferibilmente tondi o quadrati.
Per chi riceve spesso amici, si consigliano modelli grandi (ve ne sono alcuni con diametro di 25 cm).
I prezzi variano in modo enorme a seconda del modello, della grandezza e del materiale.
Anche i “portaceneri d’architetto” rientrano in queste oscillazioni di prezzo.
I portaceneri da terra rientrano invece più genericamente in una scelta d’arredamento; infatti se si può non prestare molta attenzione a un portacenere da tavolo, conviene essere più prudenti per uno da terra: questi ultimi devono avere un loro « spazio » in cui collocarsi.
Le tre altezze standard sono di 12, 42, 56 cm, e i loro prezzi sono notevolmente maggiori.
Per chi apprezza l’originalità, un mercato o un negozietto specializzato possono offrire una enorme gamma di oggetti da usare come portaceneri.
Il televisore è divenuto ormai un oggetto di uso comune, perché è una indispensabile fonte di informazione, oltre che un piacevole accessorio nell’arredamento della casa.
La sua struttura esterna, fino a pochi anni fa particolarmente ingombrante, ha subito una razionale trasformazione.
Sebbene non esista più il problema della sistemazione del televisore in un particolare ambiente, tuttavia l’angolo in cui più frequentemente viene collocato è nel soggiorno.
Sono assolutamente sconsigliabili quei mobili vistosi, quasi sempre di cattivo gusto, che racchiudono tv, radio, giradischi e anche le soluzioni che tendono a mimetizzare il televisore nei modi più diversi (per esempio nel mobile bar).
Risulta essere bene invece che il televisore sembri quello che è in realtà, dal momento che oggi è molto facile trovare apparecchi di linea moderna ed elegante.
Una larga diffusione hanno avuto negli ultimi anni gli apparecchi che offrono una perfetta riproduzione dei colori oltreché delle immagini.
Accanto ai modelli portatili dalle dimensioni particolarmente ridotte e realizzati in materiale antiurto, ne esistono altri più o meno grandi, dalla linea elegante, con mobile realizzato in legno, a volte laccato, provvisti di basamento in metallo satinato.
Se il soggiorno è molto grande, il televisore può essere sostituito da un proiettore home cinema come questi.
Il tappeto ha antichissima origine: è nato con le popolazioni nomadi che intendevano difendersi dal freddo sostituendo i tappeti alle più primitive pelli.
I tappeti orientali provengono da varie zone, in particolar mondo dalla turchia, persia, caucaso, pakistan, afghanistan, india, cina e paesi arabi.
Sono molto preziosi in quanto son annodati a mano (basta osservarne il rovescio per valutare il tipo di lavorazione).
Sono costituiti da fili annodati su orditi di lana o cotone, e, in rarissimi casi, di seta.
Caratteristica fondamentale della lavorazione è il tipo di annodatura; i due nodi più usati sono il «ghiordes», turco, e il “seneh” persiano.
La media dei nodi varia da 150 000 a 600 000 per metro quadrato, e da ciò dipende la maggiore o minore compattezza del tessuto e la loro preziosità.
I tappeti dei nomadi sono fatti con lana e pelo di cammello, con colori naturali ricavati da prodotti animali e vegetali e disegni di carattere primitivo.
Quelli prodotti in città sono fatti con lane più pregiate e fanno sovente ricorso a colori sintetici come il cromo o l’alizarina.
Bisogna essere dei buoni esperti per riuscire a datare un tappeto; alcuni, specie se molto antichi, hanno le date in numeri arabi, corrispondenti all’egira (fuga di maometto dalla mecca 622 d.c.) e sotto il numero si trova la parola « sana » che significa anno.
I tappeti orientali hanno tutti colori vivaci e disegni geometrici.
Fanno eccezione i tappeti cinesi: in essi prevalgono ampie zone di campo a tinta unita e la disposizione dei disegni è più libera e difficilmente corrispondente alle simmetrie tradizionali.
I motivi decorativi sono comunemente legati al simbolismo più antico di questo paese; fiori e uccelli rientrano costantemente in questa simbologia, sul tipico fondo a tinta unita color pastello.
Una caratteristica dei tappeti cinesi è la rasatura del disegno: il pelo viene infatti tagliato con forbice in alcuni punti, ottenendo così effetti di rilievo.
La maggioranza dei tappeti viene tuttora prodotta a tientsin, città della cina sett. Dove è sorta una fiorente industria che mantiene antiche tradizioni artigianali di lavoro.
I prezzi dei tappeti orientali sono molto elevati; è impossibile dare indicazioni di massima, in quanto dipendono dalla compattezza del pelo, dal materiale usato, dalla misura e dal periodo in cui sono stati prodotti.
Oltre ai preziosi tappeti orientali sono in commercio tappeti di lana o misto lana con moderni disegni geometrici.
Le forme sono varie: tonde, quadrate, rettangolari ecc.
I prezzi di questi tappeti industriali variano a seconda che siano in lana, in materiale sintetico o in misto.
Sono molto di moda per lo stesso uso e si adattano molto bene a un arredamento moderno anche le pelli di animali (pecora, mucca, capra, orso, lupo, zebra ecc.).
I loro prezzi, naturalmente, variano in rapporto al pregio della pelle e della sua rarità sul mercato.