Quando ci si sarà fatta un’idea molto precisa sul tipo di vacanza-campeggio desiderata, bisognerà elaborare un programma a misura del mezzo di trasporto che si userà. L’automobile consentirà di essere un po’ più permissivi su quello che si può portare appresso: per esempio, un’ampia tenda, letti e tavolo pieghevoli, equipaggiamento per lo sport. Ma se ci si suole dedicare al cicloturismo o si vuole affrontare un viaggio con zaino e sacco a pelo, bisogna scegliere solo cose trasportabili agevolmente su lunghe distanze.
Alcuni campeggiatori preferiscono prenotare in anticipo i posti. È una decisione saggia, perché molti campeggi marini e montani sono strapieni nella stagione estiva. In tal caso, ci su può rivolgere al Touring Club Italiano (corso Italia 10, Milano), che ha elenchi e guide per campeggi in Italia e all’estero.
Attrezzatura
La tenda può essere tutto, da un bivacco improvvisato a un carrello-tenda da trainare con l’automobile. Ma in ogni caso deve essere impermeabile, ben ventilata, facile da montare e sicura anche con vento forte. Un telo-pavimento impermeabile incorporato costituisce una grande comodità. Prima di partire, controllare la tenda, nuova o usata che sia: montarla in giardino o in un prato, se è possibile, per accertarsi che vi siano tutte le funi, i pali e i picchetti, e che non vi siano strappi. Se è diminuita l’impermeabilità, si può rimediare con un prodotto spray reperibile in un negozio di articoli sportivi.
Volendo viaggiare a piedi, bisognerà limitarsi a portare solo un sacco A PELO leggero e un tappetino di gommapiuma, da stendere sotto come base isolante. Se si è in macchina, si avrà forse spazio per lettini da campo leggeri o per MATERASSINI GONFIABILI per dormire.
Per cucinare all’aperto, i fornelli a gas liquido sono maneggevoli e inodori. I fornelli a kerosene compresso sono di impiego più economico e in caso di tempo freddo e umido funzionano meglio di quelli a gas. Ma emanano un po’ di odore sgradevole e possono essere pericolosi se accidentalmente sì rovesciano. I campeggiatori motorizzati possono ricorrere a fornelli a petrolio. Volendo cucinare sotto la tenda, munirsi di una cucina da campo dotata di protezioni contro gli spruzzi e le perdite di liquidi.
Una padella di media grandezza e una casseruola da 2 I circa dovrebbero essere sufficienti come attrezzatura di base. Servono inoltre coltello, forchetta, cucchiaio, scodella e bicchiere: un pezzo per ognuno dei campeggiatori. Non dimenticare apribottiglie e apriscatole, una torcia elettrica e batterie di scorta. Procurarsi contenitori di plastica per le scorte d’acqua oppure prendere un contenitore pieghevole che stia nello zaino.
Al di fuori dei campeggi attrezzati, si potrà aver bisogno di utensili, come una vanga leggera, per preparare o scavare il terreno. Negozi specializzati vendono attrezzi da campeggio che comprendono vanga e sega.
Vestiario
Dovrebbe includere capi impermeabili e un cappello che protegga sia dalla pioggia sia dal sole. Portare con sé scarpe robuste o stivali per la vita all’aperto e per camminare, e scarpe leggere, che vanno mantenute asciutte, da indossare in tenda e nelle vicinanze.
AI campeggio
Programmare l’arrivo sul posto almeno un’ora prima del buio, così che si possa vedere bene dove piantare i picchetti della tenda. Se non si va in un campeggio attrezzato, ma si fa campeggio libero, chiedere il permesso al proprietario o all’affittuario del terreno prima di piantare la tenda.
Scegliere un posto riparato, ma non proprio sotto un albero. Assicurarsi che il terreno sia di natura ed esposizione tali da non diventare palude o addirittura torrente in caso di pioggia. Il meglio è una zona piana e ben drenata. Erba alta è indice di umidità e di freddo; sottobosco fitto o acqua stagnante attirano gli insetti. Evitare campi che mostrino segni recenti di passaggio di bestiame. Piantare la tenda evitando di porne l’entrata contro vento.
Se c’è bisogno di una latrina, scavarla . ben lontana dalla tenda, e sottovento, preferibilmente schermata da arbusti. La buca sarà profonda almeno un metro; lasciare a portata di mano, per poterla spargere dopo l’uso, la terra rimossa; al momento di ripartire, riempire di nuovo la buca. Scavare un’altra piccola buca vicino alla latrina per l’acqua sporca; disporre sassi sul fondo per facilitare il drenaggio.
Per cucinare fuori della tenda, preparare il terreno creando uno spiazzo di nuda terra. Collocare la cucina da campo sottovento rispetto alla tenda, ma lontano dalla latrina, e comunque a una distanza di sicurezza dalla tenda (vedi anche fuochi. Bollire sempre l’acqua se viene attinta sul luogo, o usare i prodotti disinfettanti che si trovano in farmacia.
Come regola, è sempre bene evitare di portare sotto la tenda scarpe o vestiti bagnati o umidi.